Dove ero rimasto????
Oggi voglio postare la storia de cui deriva il nome del mio blog....Baitoncello....cosa sarà mai questo baitoncello???Probabilmente penserete che sono talmente povero per cui, non avendo i soldi per comprarmi una baita, mi sono dovuto accontentare di un misero Baitoncello.....
Il nome è il toponimo di una località di montagna dove sorgeva una piccola casetta in pietra utilizzata come rifugio per le greggi quando venivano portate in quota.Ovviamente bisogna specificare dove si trovava questo mucchio di sassi.....Si parla della Val Malga, una valle traversa della Val Camonica, in provincia di Brescia.Questa valle ha la peculiarità di essere ai piedi dell'Adamello per cui risente dell'influenza delle correnti fredde che scendono dal ghiacciaio....e vi garantisco che fa tanto freddo.....
Fino alla fine dell'800 erano valli desolate, poi con la scoperta dell'energia elettrica, iniziarono ad acquisire sempre più importanza in quanto, da semplici pascoli, si potevano trasformare in ampi bacini idraulici per la produzione di energia.
Da qui si decise, negli anni 20 di costruire dighe per imbrigliare la forza dell'acqua e per domarla a comando.
Sulla base di ciò, si costruirono decine di dighe, più o meno grandi, in tutte le valli dell'arco alpino....e la mia valle non ne fu esentata (Per fortuna!!).
La diga prese il nome di diga del Baitone......bella, elegante, di stile, tutta in granito......una volta la gente lavorava bene e con cura....
Ma per costruire una diga, serve anche un sistema di trasferimento dei materiali da fondo valle.Per cui venne costruita anche una specie di funivia che partiva da fondo valle....Il tracciato era lungo e tortuoso in quanto doveva superare un grande dislivello, dai 600 metri della partenza a Rino di Sonica fino ai 2280 della diga del Baitone per poi proseguire fino ai 2500 della diga del Lago Lungo.
Per poter vincere questa pendenza, bisognava frazionare la teleferica in più punti per cui vennero create più stazioni intermedie.Il Baitoncello era una di queste......L'edificio lavorò alacremente ed ininterrottamente dal 1924 al 1987, anno in cui venne definitivamente dismesso insieme a quel poco che rimase della funivia.....dico quanto rimase perchè la tratta superstite al progresso e taglio del percorso originale, cioè da Ponte del Guat fino al lago del Baitone, subì un importante intervento di adeguamento nel 1986 con sostituzione di tutti i tralicci, delle cabine passeggeri, degli impianti elettrici e del restauro dell'ultima stazione intermedia rimasta funzionante...il Baitoncello......eccolo che pian piano arriva......il mio sogno.....
ENEL di certo non fece le cose al risparmio, ristrutturò tutto, modifico, adeguò....ma la funivia non entrò mai in funzione...infatti nel 1987, a lavori ultimati, poco prima dei collaudi definitivi, una grande alluvione, che colpì parecchie valli alpine, fece le sue vittime anche in Val Malga.La furia del torrente Remulo, che raccoglie le acque della valle del Miller e della conca del Baitone, erosero la base della stazione di partenza del Ponte del Guat facendo crollare l'edificio ed asportando gran parte della funivia......da lì iniziò il declino.....tutti gli apparati del Baitoncello, tra cui motori, argani, quadri comando, vennero asportati, la casa a fianco della stazione funivia venne abbandonata, svuotata delle suppellettili e chiusa con spesse lamiere alle porte e finestre....tutto venne congelato in una macchina del tempo.....
Ditemi se vi annoio.....se volete posterò il seguito oppure mi fermo qua..... grazie miei fedeli lettori.....
Adriano
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