martedì 17 aprile 2012

Maggio 2010 : solide fondamenta per grandi progetti

L'estate 2009 passò molto velocemente ed il tempo per rifare i miei 4 sassi era sempre poco.Non pensavo che la rimozione dei quintali di cianfrusaglie abbandonate all'interno dell'edificio, mi impegnassero così tanto tempo.Passai giorni e giorni ad andare su e giù con la gerla piena di bottiglie di vino in vetro vuote....la vita del guardiano doveva essere dura....I lavori che potei fare nel 2009 erano veramente pochi in quanto le mie casse erano dissanguate dall'acquisto ed avevo bisogno di tempo per rimpinguare il conto corrente.Per cui lasciai scivolare l'anno facendo piccoli lavori ed attesi la primavera successiva.Il 2010 fu l'anno della svolta.4 soldi, idee più chiare, maggiore esperienza, maggiore motivazione......ora sapevo da dove dovevo cominciare!altrochè tetto! i grandi progetti devono poggiare su solide fondamenta! non stiamo pettinando bambole!
Fu così che in inverno 2009-2010 contattai un impresa edile della zona con esperienza in cantieri dighici in alta quota e organizzai i lavori di restauro strutturale dell'edificio.
Vi ricordate questa foto?
Vista dal basso sembra una lesione di poco conto ma i danni sono molto superiori.Bisogna tener conto che dietro questo muro di contenimento è interrata una cisterna di gasolio contenente circa 5000 litri di carburante DOCG di annata ante 1986 che spingeva dall'interno (tranquilli, con il caro benzina, ho pensato bene di prelevarlo ed utilizzarlo tutto con ottimi benefici sia per il motore che per il mio portafogli).
Ad Aprile 2010 inizia la preparazione dei materiali ed a Maggio, grazie all'utilizzo dell'elicottero, vennero portati in quota 70 quintali di sabbia, 30 di cemento e calce, impalcature, assi, generatore diesel (grande estimatore del mio gasolio DOCG) e quant'altro fosse necessario per la perfetta riuscita del lavoro......ma il diavolo faceva le pentole e non i coperchi.....
Inizia il lavoro di smontaggio che si preannuncia più complicato del previsto:

Il gigante ferito offriva il fianco ai 3 muratori russi che alloggiarono nella casa che, a differenza di quanto pensavano, soffrirono parecchio il freddo durante le 5 notti di convitto forzato.
Convinti di trovarsi di fronte ad un classico edificio moderno o di fattura povera, valutarono male le proporzioni dei materiali utilizzati:
 per cui non si dotarono di nessun sistema di sollevamento.
Ma il gigante di pietra venne in loro soccorso e svelò loro l'esistenza di un vecchio paranco utilizzato nel passato per muovere i contrappesi della funivia e dimenticato da tempo che, prontamente oliato e riposizionato alleviò il duro lavoro di smontaggio :
Incompleto, arrugginito, privo della carrucola inferiore ma pronto a dare il meglio di se stesso.Un vecchio paranco datato 1928 prodotto a Milano.....altrochè tecnologia di oggi!Ed il capo cantiere approva con sorriso, ovviamente dorato, benevolo).
Dopo alcuni giorni, torno in quota con generi di conforto per i miei valenti aiutanti.Porto un paio di salami, una formaggella di 2kg, bottiglia di genepì tutto rigorosamente made in ValCamonica.I 3 neo Robinson Crusoe, non trasformati in mummie di Similaun dal freddo, hanno iniziato ad adattarsi alla vita di montagna.Soffrono meno le basse temperature ed apprezzano la sistemazione, seppur modesta.Uno di loro, in italiano stentato mi conferma che si fermerebbe volentieri ancora qualche giorno ma l'aereo per riportarli in Russia dalle loro famiglie non aspetta.
I lavori procedono ed il muro inizia a prendere forma:
I grandi blocchi di granito vengono riposizionati seguendo le indicazioni delle foto dello smontaggio....ebbene sì, non ci crederete mai ma pur essendo un edificio di non rilevante e particolare pregio architettonico (non è del tutto vero), sono stati presentati i permessi di ristrutturazione al Comune, al Parco, alla Provincia, alla Sovraintendenza i quali hanno detto che dovevo rispettare lo stesso stile precedente allo smontaggio.Il tutto doveva ritornare ad essere come mamma GEA -generale elettrica adamello- aveva previsto 90 anni prima
Dopo altri 2 giorni il cantiere viene smontato, chiedo un passaggio in elicottero che mi porta fino alla casa dei guardiani della diga del Baitone :


 e, dopo alcuni minuti in discesa posso ammirare per la prima volta il risultato:
Il gigante era ritornato a reggersi sui suoi piedi ed era pronto ad affrontare nuove avventure.Dall'alto sembrava che chiedesse solo di essere messo alla prova riagganciandoci una funivia.Ma ormai il tempo era passato e lui restava l'ultimo testimone e sopravvissuto della valle di un'epoca in cui tutti i materiali per la costruzione della diga venivano trasportati lungo cavi d'acciaio sospesi ad alta quota.
Bentornato amico mio, ora so che su di te posso fare affidamento e tutti i miei progetti avranno solide fondamenta su cui crescere.

giovedì 12 aprile 2012

Giugno 2009 : operazione pulizia, pulizia, pulizia!

Dopo alcuni giorni di fermo per mancanza di tempo, noia, ma soprattutto richiamo della montagna vera, ricomincio a scrivere.
Ero rimasto ai primi lavori di pulizia del terrazzo ed alla sconcertante visione del muro rigonfio.
Come muoversi?Di solito ti insegnano che per rifare una casa, si parte dalle fondamenta e non dal tetto.Nel mio caso feci tutto al contrario: iniziai dal tetto.Per 2 semplici ragioni:
la prima era che non ero ancora dotato di superpoteri per cui non potevo smontare il muro di contenimento da solo, la seconda era che il tetto, anche se dall'esterno appariva sano, faceva acqua da tutte le parti.
Bene!si comincia.Compro tasselli per fissare le lamiere, trapano a percussione con batterie, sigillante per lattonieri (non quei giocattoli da centro commerciale, matutto rigorosamente da centro dell'edilizia) e si passano i primi giorni di Giugno a lavorare sul tetto per renderlo ermetico.Il lavoro fu veramente impegnativo e lungo,il sole picchiava, non avevamo l'acqua (farò un post a parte per la sorgente), le batterie avevano un'autonomia breve ed io non avevo ancora completato la mia metamorfsi da cittadino merenderos a montanaro.Comunque feci un buon lavoro.Riparai tutto, sigillai, collaudai, e ripetei i lavoro per altre 4-5 volte per essere sicuro della perfetta riuscita
Non ci crederete mai, miei cari 4 lettori, ma a distanza di 3 anni, ancora entra qualche goccia d'acqua senza sapere da dove!ma, vi giuro, non mollo! piuttosto sto ad ammollo (piccola licenza poetica).
Durante l'inverno 2008-2009 avevo iniziato ad acquistare materiale per la mia casa e, con l'arrivo della bella stagione, potevo pensare di portare il tutto con l'elicottero.Fu così che a Giugno potei installare il primo e più importante elettrodomestico della mia casa:
Una fantastica cucina economica a legna acquistata usata per pochi euro!!! Da sola era in grado di scaldare le notti di 2 poveri avventurieri che non trovarono nulla di meglio da fare che restaurare 4 sassi a 2000 metri.Ovviamente non bastava la stufa, bisognava anche avere il carburante!Per cui armati di pazienza, buona volontà ed una roncola raccogliemmo qualche chilo di legna......non mi vergogno a dire che ad oggi, Aprile 2012, quel qualche chilo è diventato un centinaio di quintali.Il tutto grazie all'evoluzione del cittadino che ha ben pensato di comprarsi una motosega.
Comunque, come dissero i nostri nonni: la legna è in grado di scaldarti 2 volte, una quando la raccogli ed una quando la bruci.Col senno di poi devo dire che il detto non era molto azzeccato, infatti nella mia versione è:
ti scalda quando la abbatti, quando la trasporti a spalle, quando la spacchi con la scure, quando la accatasti, quando la porti dalla catasta alla stufa e quando la bruci.....non meno di 7-8 volte.
Bene, dopo aver installato la stufa, bisogna preparare il giacilio per il povero montanaro.Niente di meglio che un bel letto matrimoniale con 2 materassi nuovi di pacca!Ovviamente il tutto è stato acquistato dopo il volo di elicottero per cui è stato trasportato sulle mie spalle in 2 viaggi differenti.
Ed ecco a voi il letto matrimoniale!!!!!!! piccolo dettaglio: è verticale.....Poco importa...ci si dormiva "comodi" lo stesso e vi garantisco che dopo una dura giornata di lavoro, non sia veva nessuna voglia di sprimentarlo per usi differenti.
Mancava ancora qualcosa per rendere accogliente il nostro rifugio.....qualcosa per allietare le nostre serate, qualcosa che ci indicasse la via, senza andare a sbattere contro ogni spigolo :
Fiat lux!!!!
pochi euro in una nota catena svedese di negozi di arredamento e le brevi notti estive del montanaro vennero rischiarate da questa potentissima lanterna a candela.Potrebbe sembrare starno ma per noi fu come un passo sulla luna.
La settimana seguente la casa iniziava a prendere sempre più forma.I suoi 2 inquilini bipedi (oltre a noi c'erano anche degli abusivi a 4 zampe, come una intera famiglia di ghiri) trovarono il modo di renderla più confortevole, letto, cucina economica, tavolo e sedie riciclate sul posto, materassi, ecc.... ecc...
Ma per arrivare a questo risultato, seppur modesto, lavorammo parecchi giorni sia a pulire dallo sporco del tempo che ad imbiancare le pareti in maniera non definitiva.Infatti la situazione all'inizio era così (ottobre 2008):
A Maggio 2009 così:
Ma vi garantisco che ne valeva la pena!
solo per il fatto di vedere fuori dalla finestra, ogni mattina, il mio amico Mario con la fidanzata di turno:
Ragazzi, ora vi saluto.
Vi aggiornerò a breve con nuovi lavori.