Buongiorno!!!
Oggi sono un poco demoralizzato, in quanto il telefono non squilla e i clienti sono ormai come le mosche bianche.
Chiusa la parentesi dei regali natalizi al Baitoncello (di cui non sono acora sicuro di poterglieli fare) continuo a descrivervi la mia estate 2012.
Ero rimasto a quel muro di contenimento con una piccola finestrella e una mezza porta tamponata con blocchi di granito.
Vi rimetto la foto per farvi capire di cosa stiamo parlando:
Già dall'acquisto dell'edificio, sapevo già cosa fosse....e forse era uno dei tanti motivi per cui avevo messo gli occhi su questa casa..
Se osservate bene alla base della finestrella, si intravedono 2 rotaie che terminano contro il muro.Queste rotaie, girano tutto intorno alla casa come una specie di circuito ad U.
Lato ovest (appena comprato l'edificio nel 2008)
Lato sud Settembre 2012
Lato Nord Settembre 2012.
Questo circuito ferroviario, attorno alla casa, aveva lo scopo di muovere un carrellino trasporto materiali dall'arrivo della tratta Guat-Baitoncello, alla partenza della tratta Baitoncello-Baitone.
Come potete vedere, l'edificio non sorge in piano ma con un dislivello tra le 2 stazioni di circa 6 metri.Per poter far risalire il carrello, si doveva utilizzare un cavo d'acciaio attaccato ad un argano.E così arriviamo allo scopo di quel muro: era la stazione dell'argano!
Come mai è diventata così???
Bene, bisogna sapere che il Baitoncello, dal 1932 al 1987, ha subito 2 grandi interventi di manutenzione straordinaria.Infatti nel 1932, la funivia era da considerare solo come un va e vieni di carrelli che passavano all'interno dell'edificio grande in pietra dietro la casa.
In questa foto fatta nel 2008, potete vedere tutto il sistema di travi in acciaio fatte per attaccare le mensole del sistema teleferica va e vieni.La curvatura era dovuta al fatto che le stazioni non erano allineate e per cui il Baitoncello doveva fare sia da supporto verticale che da cambio di direzione.
Negli anni '60, con l'entrata in vigore di normative più ristrette, ENEL, che nel frattempo era diventato il nuovo proprietario dell'edificio, decise di sostituire il sistema va e vieni con una piccola funivia trasporto cose e persone.Per cui vennero sigillate le testate dell'area funivia e predisposto tutto l'impianto per alloggiare all'interno del Baitoncello sul lato a valle il sistema di trazione e le tome dei cavi e sul lato a monte venne creata una buca profonda 5 metri per posizionare i contrappesi.
Per questa ragione, non potendo più attraversarlo internamente, venne realizzato il sistema di trasporto su rotaia all'esterno dell'edificio.
La successiva grande modifica avvente nel 1986, quando si decise di potenziare ulteriormente la funivia.La maggiore dimensione delle cabine e degli impianti, richiese la demolizione della stazione dell'argano per il sollevamento del carrellino e la posa di una rete di delimitazione nella zona di arrivo per impedire che qualche escursionista accidentalmente si prendesse in faccia la funivia.
A distanza di anni, penso che la soluzione di abbattere la stazione dell'argano fosse sbagliata.Senza argano, come si fa a spostare la merce da una funivia all'altra????con l'asino?
Bene, dopo che vi ho annoiato con tutta la spiegazione tecnica, torniamo ai giorni nostri.
Io ed il mio grande amico Jungla (tutti lo chiamano così) decidemmo di vuotare l'interno dell'edificio per capire cosa conteneva.Dopo quintali di terra e rocce rimosse, ecco il muro interno ed pavimento:
Il tutto si presenta in più che buone condizioni, seppur dimezzato in altezza.Decidiamo di recuperare tutti i blocchi di granito contenuti all'interno per ricostruire le mura dell'edificio.Grazie alla donazione fattami da un ex dipendente ENEL, sono in possesso di tutti i disegni costruttivi del Baitoncello fatti nel 1970, dove è presente anche la stazione argano.Da lì ricavo tutte le quote e decidiamo di ricostruire l'edificio rispettandole al centimetro.
Situazione a luglio 2012.
Agosto 2012.
L'unica licenza che mi sono preso, nella ricostruzione, è l'utilizzo dell'architrave e della mensola della finestra in legno invece di utilizzare quelli originali in granito che avrei preferito ma entrambi spezzati in 2 tronconi.
P.s. Avviso a Monti e al catasto: l'edificio non è abusivo ma regolarmente segnato su mappa catastale e ci pago anche l'IMU!!!!! Ben 700 euro all'anno per tutto il Baitoncello!!!!! scusate se è poco per una casa a 2000 metri, senza strada, senza corrente, senza servizi, non raggiungibile per 6 mesi all'anno.Grazie caro Monti, ennesima dimostrazione di uguaglianza sociale.
Dopo questa digressione social-economico-politica, torniamo all'edificio.
La destinazione che avrà non è ancora chiara....stalla per l'asino, ricovero attrezzi, legnaia....boh....vedremo.
Comunque, chiudo questo noioso post con una foto fatta l'ultimo giorno di vacanze al Baitoncello con mia moglie Sara, mia figlia ed il cane.
Ciao ed alla prossima!
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