venerdì 2 marzo 2012

L'origine di tutto parte terza

Bene, cari lettori, dopo un periodo di riflessione, torno a scrivere sul mio mucchio di sassi.
Come dicevo 2 post fa, ormai avevo preso la decisione.Il Baitoncello doveva essere mio!
Iniziai a muovermi nei meandri della burocrazia italiana, spulciare agenzie immobiliari, ENEL direttamente.Ma nulla! comprare un edificio dello stato è come vincere al Superenalotto : 1 possibilità su qualche milione di riuscirci.
Scoraggiato, un giorno, guardando su internet un altro edificio in zona, ex proprietà ENEL, mi cade l'occhio su questa agenzia immobiliare, che prontamente contatto e mi dice di avere in vendita circa 470 immobili ex ENEL.
Con un groppo alla gola chiedo loro, molto timidamente, se avessero magari in carico anche il Baitoncello.Di per sè il nome a loro non diceva nulla, dovevo dargli il numero identificativo di catasto ENEL (LOM.....).Mi ricordavo una targhetta sbiadita attaccata alla parete dell'edificio, la focalizzai nella mente e diedi all'agenzia il numero di registro.....BINGO!!!!! lo avevano in vendita!
Sempre più guardindo cercai di capire il prezzo dell'edificio.
Più o meno il discorso venne impostato così:
Io "Potrebbe interessarmi....mmmhhhhh..... a quanto lo vendereste?"
Loro "...mah....nessuno lo ha mai richiesto....non abbiamo stabilito un valore...."
Io " Ma secondo voi cosa può valere?"
Loro "Lei cosa offre?
Io "xxxx"
Loro "Per il doppio glielo vendiamo"
Io "mmmmhhhhh....Accetto.....Domani mi mandi la proposta di acquisto che lo acquisto".
(piccola risata in sottofondo da parte dell'agenzia)

Alla fine lo portai via al prezzo di una Fiat Punto abbastanza accessoriata, solo che invece che avere portiere, motore, autoradio, aveva muri in pietra, 350 mq di area abitabile, terrazza di altri 600 mq, ma soprattutto 20 ettari di montagna!
Il mio più grande sogno/incubo!
Mi ricordo ancora quel giorno di fine Ottobre 2008 quando feci il rogito. L'agenzia pensava di trovarsi davanti ad un pazzo visonario che buttava tutti i suoi risparmi a 2000 metri di quota.....mai opinione fu più sbagliata.Ero un pazzo cosciente di ciò che faceva e che spendeva in maniera saggia tutti i suoi risparmi.

Pochi giorni dopo, mi organizzo, zaino in spalla, macchina fotografica, primo regalino per il Baitoncello ( una serratura nuova della porta di accesso) e via!!!
Alcuni giorni prima aveva nevicato e il paesaggio che mi si presentò quella mattina di Dicembre 2008 era fiabesco.Salii con difficoltà nella neve, credo impiegai circa 3 ore da fondo valle.Ero stanco, un poco fuori forma.Ad un certo punto apparve.....

 La neve addolciva gli anni di abbandono dell'edificio dandogli un aspetto più elegante e meno dismesso.Ma sotto la coltre, il lavoro era tanto....
Ma dei nuovi amici erano lì ad aspettarmi pronti a darmi il benvenuto.....

E che amici!!!! mi avrebbero fatto compagnia per tutti gli anni a venire.Si sarebbero dati il cambio ma sarebbero sempre stati a far la guardia alla mia casetta....tanto erano almeno 20 anni che lo facevano.



Varie foto di rito, ovviamente....ma il mio cuore e la mia mente erano già alla stagione successiva....come organizzare i lavori, come trasportare i materiali....ma l'inverno era ancora lungo e avevo tempo per sognare...

3 commenti:

  1. Clap clap clap!
    Stampato e letto ieri sera al calduccio delle coperte: il tuo mucchio di sassi, come lo definisci tu, continua a richiamarmi alla mente uno di quei fascinosi monasteri abbarbicati sulle montagne Tibetane; trasmette un forte senso di serenità, di pace.. :-)
    Ho fatto vedere le foto a Joey e l'introduzione 'Ti mostro un ex immobile Enel (parolina magica per lui come SIM SALA BIM)!' lo ha folgorato all'istante e così si è letto anche lui il tuo post apprezzandolo non poco.
    Una curiosità Adriano: per raggiungere il Baitoncello esistono strade percorribili con l'auto?

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    1. Ciao Debora.Fa piacere che il giovane Joey apprezzi il mio mucchio di sassi.Vorrà dire che a giorni posterò anche alcuni cenni riguardo alla funzione dell'edificio e al suo rapporto di simbiosi con la diga del Baitone.
      Per arrivare alla mia casa devi camminare per circa 30-40 min. dopo aver parcheggiato la macchina in zona molto comoda e suggestiva.

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  2. Buongiorno Adriano, alias Bacco, Dioniso, uomo della Montagna!
    Tutto bene? :-)
    Immagino che il lavoro ti stia assorbendo parecchio!
    Desideravo comunicarti che Joey sembra deciso a cercare anche lui un ex immobile ENEL da acquistare, per cui saremmo ben felici di riavere notizie che ci illumineranno su queste deliziose (per me.. ;-) e prestigiose (per Joey..;-) meraviglie come quella che hai rilevato tu.
    Speranzosa di continuare questo viaggio nei luoghi e nel tempo in tua compagnia, ti saluto caramente con un sincero abbraccio!
    Debby

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