mercoledì 9 luglio 2014

A volte ritornano ( Parte 4 )

Come dicevo nel post precedente, io e Jack eravamo pronti a risalire il sentiero per arrivare al Baitoncello.
La neve era compatta e le slavine erano ormai scese tutte.
Dopo circa 1 ora di cammino sotto un piacevole sole quasi primaverile, ecco comparire la mia casetta:
Ovviamente Jack mi precede ed io lo seguo arrancando come un orso appena uscito dal letargo (2 mesi di stop forzato hanno influito sul mio girovita).
Da lontano la situazione sembra tranquilla, quasi come l'avevo lasciata a Gennaio ma, una volta arrivato al cancellino di ingresso, tutto cambia:


La porta del locale caldaia è completamente seppellita, la finestrella posteriore pure ed il cancellino risulta parzialmente divelto dal peso della neve.
Lo stesso dicasi per la rampa del binario decauville e per la porta di ingresso della torre elettrica che risulta solo parzialmente visibile:
Entrambi i lati della casa risultano coperti da uno spesso strato di neve che ne ostacola l'accesso ad essa.La buona notizia è che il tetto appena rifatto ha superato quasi indenne la prova neve:




Dico quasi indenne in quanto alcune parti di copertura hanno subito una deformazione dovuta alla spinta della neve del tetto dell'area funivia.
La mia casetta in fase di ricostruzione emerge di pochi cm. dalla neve:
Ma la parte che più mi sorprende è il lato sud della casa che è rimasto letteralmente sepolto dalla neve caduta da entrambi i tetti:

Riesco con difficoltà ad accedere all'interno della casa in quanto la porta, oltre ad essere bloccata dalla neve, è anche bloccata da una spessa lastra di ghiaccio a terra che ne impedisce l'apertura.
Veloce sopralluogo alla casa e subito mi dirigo al computer della stazione meteo che è sempre in funzione alimentata da un pannello fotovoltaico.
Scarico i dati sulla mia chiavetta USB e mi godo la fantastica giornata con una temperatura di 12°C al 3 di Marzo a circa 2000 metri di quota.
Tanto per far vedere come si scioglieva in fretta la neve:
Mi guardo in giro e buona parte degli alberi intorno alla casa risulta schiantata a terra in quanto dopo aver nevicato, negli ultimi giorni di Febbraio è arrivata una perturbazione dal Nord Africa che ha portato temperature più miti e tanta sabbia, infatti la neve non è più bianca ma ha un colore rossiccio (cosa visibile in molte delle foto postate).Meglio per me, ho la possibilità di rimpinguare la mia scorta di legna per i prossimi inverni.

I dati della stazione meteo, una volta scaricati sul mio PC, mi hanno confermato quanto accaduto durante l'inverno:
Accumulo di Neve da Ottobre 2013 a Marzo 2014 : cm 549
Temperatura minima : -19°C
Massima velocità del vento : 107 Km/h


Bella casetta mia, anche quest'anno hai superato indenne un'altro duro inverno.

Ciao






martedì 8 luglio 2014

A volte ritornano ( parte 3 )

Terzo aggiornamento di oggi.
O vi lascio a secco per 9 mesi o in un colpo solo vi sommergo di post.Sono un incostante.

Dunque, ero rimasto a quel fatidico 2 Febbraio 2014 dove dovetti arrendermi alla Natura.
Anche Febbraio mi riservò un lungo periodo di pioggia per cui non riuscii mai ad avventurarmi alla mia casetta.A fine mese ritornò il sole, le temperature si rialzarono e dovetti ancora aspettare in quanto il rischio valanghe era molto elevato.
L'attesa era estenuante; io e Jack dovevamo resistere ma ogni mattina, durante la camminata quotidiana, entrambi guardavamo il cielo....finchè un bel giorno si presento il tempo ideale.

11 Marzo 2014 :

Le giornate iniziano ad allungarsi bene, il sole è tiepido.Mi sveglio presto, faccio il caffè, esco con Jack a scaldare i muscoli nel vigneto e via! Tutti in macchina.
Il traffico è assente, il sole scalda la macchina.Parcheggiamo ancora al Ponte Faeto ma la situazione, seppur con la neve ancora alta, è totalmente diversa.Il manto è compatto, il sole riesce ad illuminare il fondo valle, la temperatura è sopra lo zero.
Arriviamo dopo circa 1 ora e mezza al Ponte del Guat :



La neve è ancora alta ma molto più compatta e soprattutto con condizioni meteo favorevoli.
Jack stavolta si diverte, sente odori di stambecchi e camosci.Sente odore di avventura.Io pure.
Risaliamo la strada verso il Premassone in circa 15 minuti.Ci si apre una valle ben soleggiata ed immediatamente il mio sguardo volge in alto a sinistra, sullo sperone, dove la mia casetta mi aspetta.
Questa volta non ci tireremo indietro.Sono ormai 2 mesi che non vediamo il Baitoncello ed entrambi abbiamo bisogno di andarci.
Qualcosa però attira il mio sguardo sia vicino al rifugio che oltre.
Quella che durante l'estate è la stalla delle mucche del Bortolo, ora è totalemente coperta di neve :
Mentre sullo sfondo si vede questa immensa slavina caduta dal Monte Marser che copre parte del letto del Remulo :
L'avventura comincia.Il Jack è pronto a salire.Vedremo cosa ci aspetta al Baitoncello.

Ciao



A volte ritornano (parte 2)

Nel post precedente vi ho lasciato con la mia ultima escursione al Baitoncello del 12 Gennaio 2014.
Dopo quel giorno, tutto è cambiato.Non si ricordava da anni un Gennaio così piovoso e soprattutto con temperature sopramedia del periodo.
In pianura erano giorni continui di acqua, non riuscivo a programmare nessuna escursione se non considerando l'uso di pinne invece che di sci o caspole.
L'attesa si fa estenuante, normalmente vado alla mia casetta settimanalmente ma ora il periodo di astinenza inizia a diventare lungo.

7 Febbraio 2014 :
Non resisto, mi manca la mia dose settimanale, il tempo non perdona ma devo andare.
Mi alzo presto, sotto un cielo plumbeo.Sveglio Jack, mi vede in tenuta da montagna e subito leggo nei suoi occhi la gioia di salire in montagna.Ma entrambi siamo un poco titubanti, piove.
Si parte alle 7.00.Piove per tutta la Valle Camonica e non mi aspetto che migliori.
Risalgo la Val Malga in macchina ma già al Ponte Faeto la strada diventa impercorribile; una barriera di neve marcia mi si para davanti e il mio vecchio 4x4 deve arrendersi all'evidenza.

Prendo le caspole, Jack scende dall'auto, si scuote e mi guarda con uno sguardo interrogativo; nei suoi occhi leggo subito la domanda : Capo, ma sei sicuro?.....No, ma andiamo lo stesso.
Inizia la salita a piedi della valle; dopo 2 ore arrivo alla galleria del Ponte del Guat, lo scenario non è dei migliori:
Una valanga è scesa dalla montagna coprendo la galleria e parte della neve è entrata dalle aperture.Jack è dubbioso; io pure.
Superiamo il paravalanghe, solitamente ci vogliono 3-4 minuti per arrivare alla ex casa guardiani del Ponte del Guat.Ma oggi, riusciamo a coprire la distanza in non meno di 20 minuti.
Jack affonda nella neve, lo scenario è, allo stesso momento, fantastico e spettrale.Tutto è silenzio.
E tutto è sommerso:

Sono stanchissimo ma non demordo.Devo ancora coprire il tratto tra Ponte del Guat e Malga Premassone.Poi da li andare verso la mia casetta.Ma l'impresa è ardua, la neve friabile mi fa affondare ad ogni passo.Se in estate ci impiego 7-8 minuti per arrivare al Premassone, ora dopo 40 minuti di lotta impari contro la neve riesco a malapena ad arrivare al cartello del Rifugio.


La temperatura scende a -11°C, il barometro del mio orologio precipita, è in arrivo un fronte d'aria fredda :
Jack è stremato, mi guarda da terra con occhi che chiedono aiuto, mi sento una merda:

Tutta la neve gli si è ghiacciata sul pelo facendo delle grosse palle di neve.Quando cammina sembra un'albero di Natale.Il primo pensiero mi fa sorridere ma poi mi sento in colpa per come deve soffrire in quanto il peso della neve gli strappa il pelo.Decido di andare sotto la tettoia del Rifugio Premassone, Jack mi segue più per spirito di fedeltà che per convinzione.Gli do 2 scatolette di carne, il mio panino ed alcuni crackers ma il suo sguardo è sempre malinconico :


Per la prima volta da quando ho il Baitoncello decido di sospendere l'escursione.La decisione è presa a malicuore ma visto il tempo che ho impiegato ad arrivare al Premassone, credo che avrei bisogno di almeno altre 4 ore per andare alla mia casetta.Inoltre il manto nevoso è instabile ed il rischio valanghe elevatissimo.
Alzo bandiera bianca, faccio un abbraccio al mio cagnone e gli dico che torniamo a casa.Non mi capisce.Si rialza faticosamente con il suo zaino di palle di neve pronto a seguirmi nella mia avventura ma stavolta resta confuso.Mi vede tornare sui miei passi e lui segue le mie orme.
Ricomincia a nevicare.Ci aspettano ancora 3 ore di cammino per arrivare alla macchina.

Forza Jack, riusciamo a tornare a casa......scusami.







A volte ritornano (parte 1)

Ridiamo vita a questo sgangherato blog.
Ammetto di avere tante colpe, tra cui poca voglia di scrivere e mi scuso per non aver più aggiornato questo piccolo diario on line ma, oltre alla pigrizia, ho avuto tanti impegni che mi hanno tenuto lontano dalla tastiera.
Oggi recupero un poco del ritardo e, se qualche sparuto lettore del mio blog è rimasto, spero sia soddisfatto di questo aggiornamento.

Prima di tutto devo spiegare le ragioni della mia momentanea fuga dal web.... non so da dove cominciare.Forse un'immagine può sostituire mille parole:
Partito dalla Germania nel Febbraio 1964 con destinazione Canada, ha girato gli USA in lungo in largo fino al 1974, abbandonato nel deserto dell'Arizona fino al Settembre 2013, imbarcato in nave per il Nord Europa ed arrivato ai piedi dell'Adamello con la slitta di Babbo Natale.
Tutto il mio tempo libero era diviso tra famiglia, Baitoncello e restauro del furgone.Oggi, grazie ad un piccolo periodo di calma, posso aggiornarvi.Ovviamente non sarete interessati al restauro del mezzo per cui non scrivo nulla qua sopra ma, se proprio volete annoiarvi, seguitene le fasi qui :
http://www.tuttomaggiolino.it/viewtopic.php?t=24610&postdays=0&postorder=asc&&start=0

Ora torniamo a cose serie, la mia casetta.

Come avete letto nel post precedente avevo rifatto ad Ottobre il tetto nuovo e quale miglior test se non il fantastico inverno 2013-2014?
è stato un inverno eccezionale, metri di neve ovunque, compreso nella mia valle, vari tentativi di raggiungerla ma le avverse condizioni atmosferiche me lo hanno più volte impedito.
Un piccolo riassunto di esse, giusto per capire come era la situazione nelle mie montagne.

12 Gennaio 2014:

Le precipitazioni nevose erano ancora nella norma e la casa si presentava sotto una leggera coltre di neve che con i raggi solari tendeva a sciogliersi.
Strada che portava al parcheggio del fondo valle
 Il mio cane Jack apprezza molto questo ambiente:
Appena arrivo alla mia casetta, lei si presenta così:
Ed i guardiani invernali mi lasciavano spazio andandosi in buon ordine a ritirare nei loro alloggi:
L'aria era fredda ma il sole contribuiva a mitigarne gli effetti.Tutta la vegetazione dormiva ma già si sentiva profumo di primavera.Tra me e me pensavo ad un altro non inverno ma nulla era più lontano dalla realtà che mi aspettava nelle settimane successive.
Piccola spalata di neve davanti alla porta :
Ultimo sguardo alle montagne ed al tetto nuovo che sembrava reggere il modesto carico di neve:

E via! Tutti a casa con il cuore gonfio di gioia e già pensando all'escursione della settimana successiva.
Ma la natura aveva ben altro in serbo per me e mi avrebbe dimostratoi suoi effetti nelle settimane successive.

Prossima puntata, a breve!