mercoledì 5 settembre 2012

Estate 2012 : Un estate da non dimenticare (prima parte)

Dopo tanto tempo, ho deciso di aggiornare il blog, visto che era solo soletto...il contatore saliva, qualcuno giornalmente controllava se c'erano nuove notizie dalla montagna ma puntualmente restava deluso.
Mi scuso e farò ammenda.
Quest'anno i lavori al Baitoncello sono avanzati alacremente.Ormai la casa è completa e restaurata al 95%....mancano pochi dettagli e poi inizierò ad annoiarmi non sapendo più cosa fare.
Ma andiamo con ordine.
A Marzo 2012, sono riuscito a strappare la promessa alla Severissima (mia moglie) di passare qualche giorno al Baitoncello ad Agosto insieme a nostra figlia.Rinvigorito da tale promessa, ho approfittato di ogni finesettimana libero, ed anche di qualche giorno infrasettimanale, per raggiungere i miei 4 sassi e dar loro una parvenza di abitabile per accogliere la piccola furia.
Per cui, a fine Marzo, armato di tanta volontà e sfruttando un inverno decisamente sottotono, prendo le mie 4 cose e decido di andare in montagna ( come tutte le settimane precedenti, d'altronde....).
Questa è la situazione che mi si presentava quel bellissimo 23 Marzo 2012....

Molto sconsolante, soprattutto se paragonata al 19 Marzo 2010....
La cosa mi lascia perplesso e già fosche nubi si addensano dentro alla mia testa pensando alla situazione idrica estiva se non dovesse arrivare qualche perturbazione nevosa.
Purtoppo, come poi tutti abbiamo visto, nessuna perturbazione degna di questo nome si è poi più affacciata sulle Alpi...e forse anche sul resto d'Italia.
Sconsolato, per l'attuale situazione meteo, decido di scendere a valle ed organizzare i lavori per la settimana successiva.....ma un pensiero fisso mi assilla......
Lui!

Quel muretto messo così, sporgente, quella finestrella bassa in prossimità dei binari, quella mezza porta tamponata in qualche maniera ed il tutto coperto da un prato.....caro mio muro....tu non mi paghi l'occhio....puoi fare fessi gli altri ma non me!Io so cosa si nasconde li dentro!
Preparati che non riuscirai a mantenere il segreto ancora per molto.A noi, fellone, ti sfido a singolar tenzone!
Ma prima devo occuparti di questioni più importanti.
LA prima questione era rendere la sala da pranzo, degna di questo nome.Per cui, armato di vernice (ovviamente di qualità) e pennelli, decido di finire l'eterna incompiuta.Dovete sapere che, a differenza che in pianura, i lavori in montagna, oltre ad essere decisamente più faticosi, sono anche possibili in piccoli lassi di tempo.
Dopo giornate e giornate passate a grattare le pareti, il soffito e dare mani di fondo e di vernice, la situazione era la seguente:
appena iniziati i lavori nel 2009
 A lavori completati ( o quasi) nel 2012:

La sala da pranzo già si presentava con un aspetto decisamente migliore, ma mancava ancora qualcosa....vedremo con il tempo cosa è stato aggiunto.