martedì 8 luglio 2014

A volte ritornano (parte 2)

Nel post precedente vi ho lasciato con la mia ultima escursione al Baitoncello del 12 Gennaio 2014.
Dopo quel giorno, tutto è cambiato.Non si ricordava da anni un Gennaio così piovoso e soprattutto con temperature sopramedia del periodo.
In pianura erano giorni continui di acqua, non riuscivo a programmare nessuna escursione se non considerando l'uso di pinne invece che di sci o caspole.
L'attesa si fa estenuante, normalmente vado alla mia casetta settimanalmente ma ora il periodo di astinenza inizia a diventare lungo.

7 Febbraio 2014 :
Non resisto, mi manca la mia dose settimanale, il tempo non perdona ma devo andare.
Mi alzo presto, sotto un cielo plumbeo.Sveglio Jack, mi vede in tenuta da montagna e subito leggo nei suoi occhi la gioia di salire in montagna.Ma entrambi siamo un poco titubanti, piove.
Si parte alle 7.00.Piove per tutta la Valle Camonica e non mi aspetto che migliori.
Risalgo la Val Malga in macchina ma già al Ponte Faeto la strada diventa impercorribile; una barriera di neve marcia mi si para davanti e il mio vecchio 4x4 deve arrendersi all'evidenza.

Prendo le caspole, Jack scende dall'auto, si scuote e mi guarda con uno sguardo interrogativo; nei suoi occhi leggo subito la domanda : Capo, ma sei sicuro?.....No, ma andiamo lo stesso.
Inizia la salita a piedi della valle; dopo 2 ore arrivo alla galleria del Ponte del Guat, lo scenario non è dei migliori:
Una valanga è scesa dalla montagna coprendo la galleria e parte della neve è entrata dalle aperture.Jack è dubbioso; io pure.
Superiamo il paravalanghe, solitamente ci vogliono 3-4 minuti per arrivare alla ex casa guardiani del Ponte del Guat.Ma oggi, riusciamo a coprire la distanza in non meno di 20 minuti.
Jack affonda nella neve, lo scenario è, allo stesso momento, fantastico e spettrale.Tutto è silenzio.
E tutto è sommerso:

Sono stanchissimo ma non demordo.Devo ancora coprire il tratto tra Ponte del Guat e Malga Premassone.Poi da li andare verso la mia casetta.Ma l'impresa è ardua, la neve friabile mi fa affondare ad ogni passo.Se in estate ci impiego 7-8 minuti per arrivare al Premassone, ora dopo 40 minuti di lotta impari contro la neve riesco a malapena ad arrivare al cartello del Rifugio.


La temperatura scende a -11°C, il barometro del mio orologio precipita, è in arrivo un fronte d'aria fredda :
Jack è stremato, mi guarda da terra con occhi che chiedono aiuto, mi sento una merda:

Tutta la neve gli si è ghiacciata sul pelo facendo delle grosse palle di neve.Quando cammina sembra un'albero di Natale.Il primo pensiero mi fa sorridere ma poi mi sento in colpa per come deve soffrire in quanto il peso della neve gli strappa il pelo.Decido di andare sotto la tettoia del Rifugio Premassone, Jack mi segue più per spirito di fedeltà che per convinzione.Gli do 2 scatolette di carne, il mio panino ed alcuni crackers ma il suo sguardo è sempre malinconico :


Per la prima volta da quando ho il Baitoncello decido di sospendere l'escursione.La decisione è presa a malicuore ma visto il tempo che ho impiegato ad arrivare al Premassone, credo che avrei bisogno di almeno altre 4 ore per andare alla mia casetta.Inoltre il manto nevoso è instabile ed il rischio valanghe elevatissimo.
Alzo bandiera bianca, faccio un abbraccio al mio cagnone e gli dico che torniamo a casa.Non mi capisce.Si rialza faticosamente con il suo zaino di palle di neve pronto a seguirmi nella mia avventura ma stavolta resta confuso.Mi vede tornare sui miei passi e lui segue le mie orme.
Ricomincia a nevicare.Ci aspettano ancora 3 ore di cammino per arrivare alla macchina.

Forza Jack, riusciamo a tornare a casa......scusami.







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