venerdì 27 settembre 2013

24 Settembre 2013 Operazione tetto

Buongiorno!
come promesso alcuni giorni addietro, eccomi di nuovo on line con le mie piccole avventure di vita.
Bene, cominciamo.
Dopo avere fatto tutti gli scongiuri di rito contro la pioggia, Martedì mattina è ufficialmente iniziata la tanto sospirata
"operazione dry roof" (volgarmente parlando tetto asciutto).
Ci si trova alla mattina presto (08:30) al parcheggio del Rifugio Premassone, si beve un buon caffè, ci si organizza, si scaricano i mezzi e si aspetta con calma l'elicottero.
Alle ore 09:30, con ancora il fondovalle nell'ombra, in cielo compare LUI, quel fantastico mezzo  meccanico, che avrà l'arduo compito di portare in quota tutta la componentistica del futuro tetto del Baitoncello.
Atterraggio, 4 chiacchiere tra piloti:
2 chiacchiere con me e ricevo, insieme a Federico (resp. del progetto), il perentorio ordine di partire immediatamente verso quota 1936 metri dove ci sarà il randez vous.
Volgo lo sguardo verso l'alto, identifico il pianoro dove placidamente riposa la mia casetta già baciata dal sole ma ancora all'oscuro del nuovo regalo:
e mi incammino insieme ad altri 3 ragazzi che aiuteranno ad allestire il cantiere.
Un tornante, 2, 3, sono stravolto.Loro salgono come dei grilli (e per forza, hanno 20 anni!), io invece arranco sotto i colpi della tosse dovuti ad una non curata bronchite che mi è stata passata con tanto affetto da mia figlia..
Barcollo ma non mollo, il gruppo mi distacca ed io, lento ma inesorabile, arranco per il sentiero. Alla fine, loro impiegheranno 30 minuti (appena sopra la mia media) ed io ben 36!!!!! che merdaccia!
Tempo di tirare il fiato, simulare con nonchalance la mia perfetta prestazione e da fondo valle già si sente il rumore dell'avviamento del motore dell'uccello meccanico...Forse è meglio dire l'avviamento della turbina  dell' AS350 Ecureuil; non siamo nel medio evo.
I giri salgono, il rumore della turbina si fa più forte, si capisce che qualcosa sta arrivando ma ancora nulla si vede all'orizzonte.E poi, di colpo, eccolo!
Spunta da dietro i larici con il suo primo carico di lamiere per il tetto.
Resto un poco deluso, mi aspettavo un' entrata in scena trionfale stile Apocalypse now con Michele (il pilota di Elicampiglio) che si atteggiava a Colonnello William Kilgore e suonava a tutto volume dagli altoparlanti dell'elicottero la famosissima Cavalcata delle Valchirie di Richard Wagner.TAvola da surf legata ai pattini e portellone aperto.
Niente di tutto ciò,si limita a volare sopra la mia testa:



Posa il materiale e se ne va:
(in primo piano la capoccia di Federico).
Dopo pochi secondi torna con il secondo volo:
sorvola la casa:

e deposita il materiale dietro di essa:
E poi vola via per un altro carico.
La storia si ripete in totale per 9 volte ed ad ogni volo il mio interesse cala in maniera inversamente proporzionale alla mia preoccupazione per il lievitare dei costi.Un brivido percorre per ben 9 volte la mia schiena e si ferma sempre allo stesso posto: il portafoglio.
Vabhe, non pensiamoci.Il dado è tratto.
Ma ecco che arriva l'ultimo carico, il più pesante:
Si tratta dei ponteggi che ricopriranno tutta la facciata per agevolare il lavoro degli addetti.O tutto in sicurezza o niente.Questo il mio motto!
Si svuotano le sacche, le reti e si tolgono le fascie di sollevamento.
Il ponteggio, in meno di un'ora è allestito ed io, felice come un bimbo (ormai povero) tiro fuori dal mio sacco bianco i regali di Natale che mi ero fatto da solo durante l'anno.
Per cui un bel tavolo da lavoro, un quadro elettrico da urlo, pannelli fotovoltaici, batterie ma soprattutto loro!!!!!


I tanto amati ed odiati caloriferi in ghisa che mi sono costati lunghe giornate di ricerca sul web, serate con in mano sverniciatore e spazzola, pomeriggi con pennello e vernice speciale per riportarli all'antico splendore ed ora eccoli lì, a fare la loro porca figura in soggiorno, in camera di mia figlia ed in camera mia e di mia moglie!
Quanto li ho aspettati! ora posso ricominciare la mia grande impresa di rimessa in funzione dell'impianto di riscaldamento.La caldaia è impaziente di essere messa in pressione.

Comunque, tornando a noi.
Alle 13:00 tutti a tavola, ben 6 persone, a mangiare pasta con sugo e tonno, pane, salame, formaggio, vino rosso e birra.
Sembrava di tornare indietro al 1986, o addirittura prima, quando tutti i guardiani si incontravano al Baitoncello a pranzare.Per un attimo ho rivissuto quella stessa atmosfera fatta di goliardia, risate, vapore dai piatti di pasta, rumore di bicchieri e posate, discorsi su montagne, arrampicate, meteo.
Bello! darei non so che cosa per poter fare queste cose più spesso.

Ore 14:30.Con la morte nel cuore prendo il mio zaino, saluto la combriccola e insieme a Federico inizio la discesa a valle.Un ultimo sguardo alla mia casetta sotto i ferri (il ponteggio) e mi incammino.Immerso nei miei pensieri ad un certo punto sento un commento dietro di me.Era Federico che diceva ad un altro ragazzo che gli dispiaceva scendere.Ci sarebbe stato volentieri una settimana.Tra me e me ho avuto un attimo di euforia.Non sono l'unico pazzo che ama questo posto.Grazie Federico di avermelo ricordato.

Ad oggi, Venerdì 27 settembre, il tetto è stato ultimato, il cantiere smontato e so che deve passare l'elicottero a recuperare tutte le attrezzature.
Purtroppo non ho foto ma domani, tempo permettendo, farò un giro in quota a documentare i lavori.

Vorrei ringraziare la ditta AT S.r.l. di Rogno per aver fornito e posato il tetto, la ditta Elicampiglio per i voli, il Com.te Simonetti che mi sopporta nell'ascoltare le mie strampalate teorie di trasporto ma soprattutto il mio caro amico Corrado che mi aiuta e mi stimola in questa avventura sempre più pazza ma di cui ormai vedo la fine.
Ma soprattutto ora posso dire una cosa:
mi ero dato 20 anni di tempo per restaurare questo edificio e riportarlo alle condizioni originali sia estetiche che funzionali.Ma, a distanza di 5 anni, posso dire di aver completato più dell' 80% del mio progetto.Ancora un paio di anni e poi che faccio???? devo trovare un'altro rudere da restaurare.

Ed ora.....appuntamento al 2014 con la teleferica!
Il progetto è già iniziato.A presto!
Adriano



2 commenti:

  1. "Ed ora.....appuntamento al 2014 con la teleferica! "
    no, no... e le foto promesse? :-)

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  2. Che racconto commovente! Grazie, Adriano
    Ernesto

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